Più di un quarto degli abitanti della Svizzera possiede radici straniere—più, o meno recenti. e si sente a suo agio in molteplici culture. La diversità culturale costituisce un dato intrinseco della società contemporanea, che proprio per questo, in sociologia viene definita "società delle migrazioni". A tutt'oggi questa situazione trova poco riscontro nella programmazione e nelle strutture teatrali elvetiche. L’Incontro del Teatro Svizzero quest'anno invita un esperto sul tema: il berlinese Nurkan Erpulat, regista e membro della direzione artistica del Ballhaus Naunynstrasse e del Teatro Maxim Gorki. Erpulat ha saputo dare un contribuito decisivo al concetto di "teatro post-migrante" (postmigrantisches Theater) che porta in scena le storie degli immigrati di prima e seconda generazione in Germania. Nel suo intervento racconterà la nascita di questa nuova forma di teatro sullo sfondo del discorso politico e culturale del suo paese. Nel workshop che seguirà il regista inviterà i partecipanti a raccontare e discutere esperienze simili nel contesto teatrale svizzero.